mercoledì 26 ottobre 2011

Sanità

Come anticipato in un precedente post, torno a parlare della mia esperienza con il sistema sanitario austriaco. Per mia fortuna, non sono mai stato un assiduo frequentatore di ospedali ed ambulatori, quindi quello che leggerete di seguito è frutto di una conoscenza molto superficiale sull'argomento ( e ripeto: per fortuna ).
Mi è capitato di aver bisogno del dottore all'inizio dell'estate quando si è acuito un problema alle ginocchia che mi porto avanti almeno da una decina d'anni. Per provare a risolverlo, ho agito su due fronti: studio privato di fisioterapia e reparto di ortopedia in ospedale. All'inizio sono andato a fare un controllo ( gratuito ) presso questo studio privato, dove mi è stato consigliato di fare alcune sedute di fisioterapia ( a pagamento ). Essendo lo studio convenzionato con il sistema sanitario pubblico, il responsabile della struttura mi ha fatto un documento da far firmare al medico curante ( o medico "di casa" ) per ottenere il rimborso parziale della parcella relativa alle terapie. L'ambulatorio del medico generico è l'unico posto nel quale ho aspettato più di dieci minuti. Alle successive sedute di fisioterapia, lo studio ha dimostrato una puntualità ed una organizzazione di ottimo livello, e sono sempre stato trattato con professionalità ed in maniera cordiale, specie dalla massaggiatrice che mi seguiva, che sopra il conto è molto carina. Ho lasciato stare dopo 6-7 sedute, in quanto non vedevo risultati degni di nota. Anche quando ho comunicato la mia intenzione di interrompere la terapia, la reazione del titolare dello studio è stata assolutamente tranquilla. La cosa che mi ha stupito di più, è che al momento del pagamento il responsabile mi ha chiesto se volevo saldare subito, o aspettare il rimborso da parte dell'assicurazione medica ( il 55% dell'importo ). 
Anche il suddetto rimborso è andato liscio come l'olio, con un livello di burocrazia vicino allo zero. Mi sono recato alla sede dell'assicurazione medica ed in 10 secondi ho consegnato il documento allo sportello ( anche in questo caso, zero coda; anzi, l'impiegato mi ha tenuto là cinque minuti a chiacchierare, perchè credo fosse un po' annoiato ) e lasciato le mie coordinate bancarie, scrivendole a mano sul documento stesso. I soldi sono arrivati in banca dopo cinque giorni.
Per quanto riguarda la visita ortopedica all'ospedale, anche in quel caso mi sono stupito della disponibilità delle persone con le quali ho avuto a che fare. Inizialmente, sono andato direttamente allo sportello del reparto di ortopedia ( l'ospedale è vicino allo studio di fisioterapia ) e la signora con la quale ho parlato ( anche qua, zero coda ), mi ha dato un appuntamento per le 10:00 della mattina seguente, pregandomi però di recarmi dal medico curante per avere un'impegnativa. Il giorno dopo, ho aspettato al massimo tre minuti per entrare in ambulatorio, dove mi hanno immediatamente spedito in radiologia per fare delle lastre. Era la prima volta che andavo in ospedale, e naturalmente mi sono messo ad aspettare nel posto sbagliato. Qui arriva la chicca: l'infermiera dell'ortopedia mi ha chiamato al cellulare per chiedermi dov'ero, in quanto mi stavano aspettando per le lastre! Alla fine ho trovato il laboratorio e quando mi sono scusato per il ritardo con la signora addetta alle lastre, mi sono sentito rispondere che le dispiaceva perchè ho perso del tempo ( non credo fosse in tono sarcastico ). Dopo dieci minuti sono tornato all'ambulatorio di ortopedia, ed il dottore aveva già i risultati delle mie radiografie sul monitor del PC. Mi ha visitato una decina di minuti, ed alla fine mi ha consigliato di evitare sport dove si deve saltare e attività che prevedano il contatto fisico ( sempre in ambito sportivo, per essere chiari... ).
Alla fine dei conti, non ho minimamente risolto il problema, però sono stato favorevolmente impressionato dal contatto con la sanità austriaca. Parlando con altre persone, ho ricevuto diverse conferme in merito anche se, naturalmente, non manca la gente che si lamenta.

Per concludere, vi consiglio di dare un'occhiata ad una webtv scovata da mio fratello ( qui ne parla sul suo blog ), pensata per gli amanti della musica anni '70/'80. Su OttoFMTV, potrete godere 24 ore su 24 di una miriade di video musicali dell'epoca, senza pubblicità e senza presentatori inutili ed antipatici a disturbare. Peccato che la qualità video sia un po' scarsa, ma vi garantisco che vale la pena, soprattutto perchè la programmazione non si limita ai soliti Mike Oldfield, Bananarama e Bee Gees ( non che siano scarsi, anzi ), ma tira fuori degli artisti dimenticati da tutti e diverse rarità. Se non siete degli amanti del genere, naturalmente, lasciate pur stare.

Ah, dimenticavo: per la serie degli acquisti insulsi, mi sono concesso un gadget ( naturalmente inutile, altrimenti la serie non si chiamerebbe così ) che volevo da anni: il coltello di Rambo! Naturalmente, si tratta di una versione budget, presa a pochi soldi in un magazzino di cianfrusaglie, che credo si romperebbe subito se lo usassi per qualcosa ( tipo i cacciaviti da 1 euro ). Però è completo di bussola, pietra per affilarlo ( la lama sembra abbastanza tagliente, per dir la verità ) e del corredo di sopravvivenza all'interno del manico: ami per pescare, filo, fiammiferi etc.

mercoledì 5 ottobre 2011

L'estate continua!

Qui in Carinzia, come in quasi tutta Europa, le temperature estive ed il bel tempo stanno continuando imperterriti ad allietare questo atipico autunno. Atipico forse è riduttivo, se pensate che tre anni fa, all'inizio di settembre, c'erano minime di 4 gradi ( cosa che al tempo mi ha costretto a scendere in Italia per prendere vestiti adeguati ). In questi giorni, all'inizio di ottobre, è ancora possibile andare a prendere il sole ed a fare il bagno al lago. Alcuni esercizi stagionali hanno tenuto aperto un mese in più del solito. Le condizioni atmosferiche permettono ancora di fare sport all'aperto ( il beach volley l'ho lasciato stare per problemi fisici, ma sto ancora giocando a tennis e vado qualche volta a correre ).
Ho scritto il post oggi, altrimenti, secondo le previsioni del tempo, sarei stato costretto ad intitolarlo tipo "L'estate è finita", in quanto per venerdì è in programma l'arrivo del freddo vero. Per lunedì, sono previste minime vicine allo zero, e neve in montagna. Io spero non si avveri, ma credo sia inevitabile. Un collega austriaco ha detto di non aver mai visto in vita sua giornate così belle e calde ad inizio ottobre, ed i giornali parlano del settembre più caldo degli ultimi 150-200 anni.
La settimana scorsa, sono stati qua i miei genitori e mio fratello, e mi fa piacere che abbiano trovato bel tempo. Non li ho portati tanto in giro, visto che mia madre non poteva camminare tanto. Sarà per la prossima estate.
A breve, riprenderò la ricerca dell'appartamento, temporaneamente sospesa, e sto valutando alcune attività sportive per evitare di ammosciarmi ulteriormente l'inverno prossimo.
Nel frattempo, per la consueta serie degli acquisti "insulsi", ho comprato un'altra chitarra, questa volta acustica, della quale vedete una foto a fine post. Continuo a preferire l'elettrica, ma per i soldi che ho speso, l'acustica è una valida alternativa, specie quando mi va di suonare solo qualche minuto.

Ora passiamo ad un'altra questione che mi sta a cuore: la temporanea chiusura di Wikipedia in italiano, che potrebbe diventare definitiva, se passerà una legge in fase di discussione in Parlamento, da parte dei nostri ( vostri ) benamati politici. Per il momento, non ho studiato la cosa in maniera approfondita, e può darsi che si riveli un falso allarme, cosa che spero vivamente. Wikipedia, a mio modo di vedere rappresenta una risorsa molto importante per tutti e, con gli anni, sta diventando sempre più esauriente. Rappresenta un patrimonio culturale, ed il mio punto di riferimento principale quando cerco nozioni di "cultura spicciola" ( sono andato a vedere recentemente diversi articoli relativi ad argomenti trattati in chiave comica su Big Bang Theory, tanto per dire ) o solo per passare il tempo. Lo so che le stesse cose si possono trovare in giro per il web su altri siti, ma la cosa richiede tempo. In sintesi, considero la chiusura di wikipedia una cosa gravissima, che si può paragonare al rogo dei libri messo in atto dai nazisti. Inoltre, sarebbe una vergogna al livello mondiale, visto che si possono trovare articoli in quasi tutte le lingue del mondo. Altra cosa grave, è che il Parlamento italiano sta tentando una cosa "utopistica": mettere un bavaglio alla diffusione di informazioni su internet, una cosa che persone di intelligenza media capirebbero essere impossibile. E' chiaro, essendo questo il mio blog, che si tratta di opinioni strettamente soggettive.