domenica 25 dicembre 2011

Natale con i tuoi...

...ed il resto delle Feste in ufficio!!!
Proprio così: ho già finito le ferie natalizie, che sono durate da lunedì della settimana scorsa, ad oggi; domani rientro in ufficio, e sarò lì anche il 31 Dicembre ed il primo di Gennaio ( alle 10:30, per fortuna ).
Per fortuna non c'è un granchè da fare, è tanto per fare presenza.
Martedì scorso sono sceso in Italia con un collega, e mercoledì ci ha raggiunto un amico austriaco per passare qualche giorno nel Bel Paese.
Rispetto agli anni scorsi, e grazie alla presenza del suddetto ospite, sono stato molto più attivo.
Abbiamo passato un pomeriggio a Padova ed uno a Venezia, ed ho visitato alcuni locali dalle mie parti che non frequentavo da tanto ( mi vergognavo a costringere l'amico a passare tutte le serate nello stesso bar, come faccio di solito ). Come sempre, mi ha fatto piacere incontrare la maggior parte dei miei amici storici, e passare un po' di tempo con loro e con i miei genitori. Al livello di clima, in Italia era più freddo rispetto all'anno scorso, ma abbiamo avuto la fortuna di trovare due splendide giornate che ci hanno permesso di goderci in pieno sia Padova che Venezia, città che non visitavo da almeno un anno e che mi piacciono molto. Per Natale, non ho ricevuto nessun regalo ( un classico ) ma un paio di buone mancie da investire negli articoli illustrati nel precedente post. In compenso mia mamma si è data da fare ai fornelli, ed ho gradito non poco lo scarto tra la sua cucina e quella alla quale sono abituato qua in Austria ( non perchè qui non sappiano cucinare, anzi, ma le mie "doti" di pigrizia, incompetenza ai fornelli e passione per il junk food non aiutano certo ).
Per l'ultimo dell'anno il programma è il classico: giro di bar e pub, cena "leggera" ( kebab, cinese o mcdonald ) e proseguimento del giro di locali vari. Quest'anno, probabilmente, verrà a passare qualche giorno qua a Klagenfurt anche un amico italiano di vecchia data.

In conclusione, auguro a tutti i lettori del blog un Buon Natale ed un felice Anno Nuovo.

venerdì 16 dicembre 2011

Probabili acquisti (post)natalizi

Mentre cerco di riprendermi dalla cena aziendale di ieri sera, che tra l'altro è andata molto bene come ogni anno, sto cercando di decidermi su 2-3 nuovi "giocattoli" che da tempo vorrei acquistare.
Il primo, è un cellulare nuovo, visto che il mio povero Motorola C650 ha almeno 7 anni e può essere considerato vintage ( o steampunk, se preferite ). Un po' mi dispiace, visto che funziona ancora perfettamente e la batteria dura 3-4 giorni. D'altro canto, sono parecchio attratto dal mondo Android e dalle sue grandi possibilità, nonchè dalla caduta libera dei prezzi dei cellulari ( un paio di anni fa, era impossibile comperare un cellulare con Android per 100 euro, mentre adesso quasi tutte le marche hanno terminali in questa fascia di prezzo ). Qui in Austria, inoltre, ci sono tanti locali con il wi-fi gratuito, vantaggio da non sottovalutare. Sono ancora indeciso sul modello da prendere e, soprattutto, sulla possibilità di fare un contratto con un operatore di telefonia mobile ( al momento ho una sim ricaricabile ), contratto che mi permetterebbe di avere un bel telefono gratuitamente o pagandolo molto meno, ma mi costringerebbe a pagare almeno 10-15 euro al mese, cifra molto più alta della mia spesa attuale in chiamate. Mi sto documentando da un po' di tempo, e mi stupisce la poca importanza che danno i negozi ed alcune catene online al sistema operativo utilizzato dal telefonino. Alcuni non lo specificano nemmeno, mentre in altri casi è scritto in piccolo, e quasi sempre non specificano che versione dell'SO è installata. Quest'ultima informazione può sembrare superflua, ma non lo è affatto, visto che diversi telefoni non vengono più aggiornati dai produttori, quindi ci si troverebbe con in mano un telefono nuovo con una versione di Android magari vecchia di 2-3 anni, cosa tutt'altro che simpatica. Altre due caratteristiche alle quali i venditori danno poca importanza sono il tipo e la risoluzione del touchscreen e la presenza o meno del wi-fi, due dettagli importantissimi nella scelta di un telefono ( la seconda un po' meno visto che da un po' di tempo a questa parte quasi tutti i cellulari Android supportano quel tipo di connessione ). Le differenze tra un touchscreen resistivo ed uno capacitivo non sono poche ed il primo potrebbe limitare parecchio l'usabilità del telefono in certi ambiti ( soprattutto giochi ), e lo stesso discorso vale per la risoluzione del display. Questa scarsità di informazioni, mi costringe spesso a tenere a mente il modello di telefono che ho visto in negozio, ed andare alla ricerca delle caratteristiche su internet.

Un altro acquisto che occupa un posto molto alto nella mia personale lista dei gadget da comperare è un lettore di ebook. Qui in Austria è quasi impossibile trovare libri in italiano, com'è facile immaginare, quindi da quando abito qua me ne sono riletti parecchi di quelli che già possedevo ( On The Road ed alcuni altri li ho riletti almeno 3 volte ) e mi sono accontentato di fare la scorta ogni volta che scendevo in Italia. La cosa mi ha un po' stancato, visto che leggo 2-3 libri al mese. In Italia ne prendevo parecchi in prestito dalla biblioteca, ma qui non posso fare neanche quello. Lo so che sono qua da più di tre anni e dovrei già essere in grado di leggere libri in tedesco, ma vi assicuro che la cosa non è facilissima, quando si tratta di narrativa, sia per l'ampiezza del vocabolario tipica di queste opere, sia per le forme verbali utilizzate ( i romanzi sono quasi sempre scritti al passato, ed i verbi tedeschi hanno quasi sempre forme irregolari ) sia per il vizio di diversi scrittori di forgiare frasi da 4-5 righe, cosa che costringe a rileggere almeno un paio di volte. Mettermi a leggere un libro con il dizionario a fianco e cercando di interpretare frasi che non mi sono chiarissime diventerebbe stressante, e la mia idea di lettura è diametralmente opposta: leggo per rilassarmi. Tornando all'ebook reader, anche in questo caso la scelta non è immediata. Probabilmente per andare sul sicuro bisognerebbe comprarne uno da Amazon o della Sony, ma non mancano alternative a basso costo ( a volte bassissimo ) da non scartare a priori. Tanto per fare un esempio, un collega ha preso questo aggeggio da 60 euro, commercializzato dalla catena Weltbild che si occupa di libri e cianfrusaglie gadget vari, ed ha detto che funziona bene. OK, non ha il display e-ink, ma non credo faccia tanta differenza, se si legge un'oretta. La fa sicuramente per quei personaggi che riescono a leggere 4-5 ore di fila. Inoltre il display a colori permetterebbe di leggere meglio libri illustrati ( intendo manuali, non roba per bambini ) e di vedere bene le foto. Peccato che succhi anche parecchia batteria, quindi mentre la batteria del Kindle o di altri reader con display e-ink dura almeno un mese, quella del lettore Weltbild è consumata dopo poche ore. E peccato che rispetto al kindle ed alla maggior parte dei reader non abbia il modulo wifi, che permette di connettere il lettore alla rete per comperare libri, consultare risorse online o controllare la posta.

Il terzo possibile acquisto al quale sarei interessato è un tablet PC. Non sto pensando all'Ipad, in quanto trovo i prodotti della mela troppo costosi. Questa non vuole certo essere una critica in quanto sono straconvinto che Apple è sinonimo di alta qualità sia hardware che software e design di alto livello.
Quello che mi frena un po', è l'effettiva utilità di un tablet. Per giocare e "lavorare" è sicuramente meno comodo di un netbook ( che già posseggo ). Per vedere film o guardare foto a casa, il notebook sul quale sto scrivendo è sicuramente superiore ( schermo più grande, e con miglior risoluzione ) e dal punto di vista della disponibilità di software, il buon vecchio Windows è indubbiamente superiore sia ad Android che a IOS. Per leggere libri, un tablet è inferiore di un vero ebook reader.  Dal punto di vista della mobilità, un netbook non è molto più grande di un tablet, e la tastiera fisica è senza dubbio più comoda e veloce di quella touch. Alla fine, ho paura che dopo un po' lo lascerei a prendere polvere da qualche parte, come sta succedendo per il suddetto netbook, che però mi ha accompagnato egregamente durante le ferie e quando frequentavo l'università, e che lo farà sicuramente anche in futuro.
Si sarà capito che quest'ultimo gadget è quello sul quale nutro più dubbi, ed il cui acquisto verrà probabilmente posticipato, anche se non nego di essere attratto da alcuni articoli molto economici, che potrei portarmi a casa per 100-150 euro, spesa abbastanza irrisoria anche per qualcosa di poco utile.

Ah, dimenticavo: il "post" del titolo significa che procederò agli eventuali acquisti dopo le feste natalizie, quando in teoria ci sarà qualche riduzione di prezzo.

giovedì 8 dicembre 2011

Serie TV: Lost

Anni fa, quando Lost andava forte in Italia, io ne sono rimasto fuori ( discorso analogo a quasi tutte le serie TV ). Mi da' fastidio seguire una storia, magari avvincente, che si sviluppa 1 ora alla settimana. In genere aspetto che le serie siano finite ( a almeno che siano alla terza/quarta stagione ) per guardarle. Mi piace avere la possibilità di vedere diversi episodi di seguito.
Lost, infatti, l'ho iniziato un paio di mesi fa, un anno dopo la messa in onda dell'episodio finale in Italia.
La trama la conoscono tutti: un aereo di linea precipita su di un'isola tropicale. I sopravvissuti dovranno arrangiarsi, in quanto i soccorsi non arrivano. Il gruppo avrà diversi tipi di problemi, sia interni che esterni, e pian piano si andranno a chiarire diverse particolarità dell'isola, dei suoi abitanti ( umani e non ) e dei sopravvissuti, particolarità relative sia al presente che al passato.
Detto così sembra parecchio semplice, ma vi assicuro ( e chi ha visto Lost lo sa bene ) che "semplice" è la parola meno adatta in assoluto per descrivere "Lost".
La prima stagione è meno complessa, in quanto ci guida più che altro alla scoperta dei vari personaggi che compongono in gruppo di sopravvissuti. Nonostante ciò, non rinuncia a disseminare nella trama diverse domande e dubbi, permettendo allo spettatore di fare ipotesi e riflettere. Alla maggior parte di questi dubbi, non viene data spiegazione, se non dopo diverse puntate ( o in alcuni casi stagioni ).
La seconda stagione introduce diversi personaggi nuovi e al livello di complessità è paragonabile alla prima.
Dalla terza in poi, e man mano che si va verso la fine ( sesta stagione ) le puntate sono sempre più piene di fatti strani o impossibili che non vengono quasi mai spiegati ( non sto qui ad entrare nello specifico, in quanto sarebbero spoiler per chi deve ancora vedere la serie ). Non fraintendetemi: la trama è abbastanza chiara e con un po' di sforzo la si può seguire, ma spesso è inutile cercare la spiegazione di alcuni eventi, altrimenti cadrebbe tutto il constructo.
La sesta ed ultima stagione, che leggendo le anticipazioni degli sceneggiatori doveva dare tutte le risposte lasciate in sospeso precedentemente, l'ho trovata di un livello più basso rispetto alle prime cinque. L'ho finita un po' per curiosità ed un po' perchè altrimenti mi sembrava di aver perso tempo a guardare il resto. Il finale, tutto sommato mi è piaciuto, anche se ho dovuto spulciare qualche sito internet per capirne meglio alcuni aspetti. Rispetto alle altre, la stagione finale è molto più basata su fatti "paranormali" impossibili da spiegare scientificamente ( o dal punto di vista logico ) quindi, a mio avviso,  mette sotto un'altra luce diverse cose successe a partire dall'inizio, e, nel complesso, risulta più pesante da digerire.
La serie, presa nell'insieme, mi è piaciuta parecchio.
Gli attori sono stati scelti molto accuratamente, adattissimi al loro personaggio e recitano molto bene ( sembra una cosa da dare per scontato, ma chi ha visto uno dei tre Transformers, Avatar, Inglorious Bastards e molti altri, si sarà sicuramente chiesto cosa ci fa certa gente in certi film, e sono sicuro che chiunque può aggiungere almeno una decina di esempi, a meno che non si guardino i film mezzi addormentati e col prosciutto sugli occhi ). Alcune delle ragazze del cast sono veramente belle, e qui non può mancare una menzione per Evangeline Lilly, che ha destato il mio interesse fin dalla prima puntata.
Altro punto a favore, che si nota subito nella prima stagione, è la volontà degli autori di dare ai personaggi un livello di caratterizzazione molto profondo, ma di far ciò gradualmente ed a volte in maniera ingannevole. La serie infatti è piena zeppa di flashback che ci svelano, un po' alla volta, il passato dei personaggi, e che di conseguenza ci consente di schierarci a favore o contro ognuno di essi.
Un altro indubbio merito dell'opera, è la stupenda colonna sonora, della quale può andar fiero un certo Michael Giacchino, responsabile in precedenza di altri ottimi  lavori non solo nel campo del cinema e della telvisione ( Gli Incredibili, Ratatouille, Alias, Fringe ) ma anche in quello dei videogames ( Medal of Honor, Call of Duty ).
Nel complesso, il mio giudizio è positivo, e consiglio la visione della serie.

Fa impressione, inoltre, la mole di materiale relativo a Lost presente in rete: recensioni, interpretazioni varie, interviste agli attori, immagini particolareggiate di alcuni fotogrammi degli episodi, e molto altro. Tanto per dare un'idea, del livello di delirio, tra il 2006 ed il 2007 sono stati messi sul mercato quattro puzzle ufficiali della serie. Tutti e quattro presentavano sul retro del puzzle dei disegni visibili solo al buio, che, combinandoli assieme, formavano una mappa presente in una delle prime stagioni, mappa con annotazioni in diverse lingue ed in codice. Cercando in rete, è pieno di gente che si è data da fare per decodificare i messaggi e dar loro un senso.